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1. Cosa aggiungere di più? In questo discorso c’è quasi tutto. Volendo sostenere e dare speranza a chi sta in basso, a chi soffre le dure condizioni di questo duro tempo, che altro fare se non cercare di infondere il coraggio per non conferire un potere dittatoriale alle proprie abitudini? È tempo di cessare la comprensione e l’impotente autocommiserazione per il dolore della routine, delle povere mense, della quotidianità organizzata intorno a sterili ordini del giorno: ricordare ai sofferenti che esiste una lotta tra il bene e il male e che in questa lotta possiamo avere un ruolo attivo, è un discorso audace, ma risulta comunque immediatamente comprensibile, perché è di interesse popolare.
   In generale è per questo che sono grato a questo blog: qui si sono spesso usate espressioni audaci (come, per esempio, no alla resilienza, sì alla resistenza; ragione e grandi sentimenti; lotta all’ideologia dominante; un altro mondo è possibile; sognare a occhi aperti; solidarietà militante…), eppure, nella loro difficoltà formale, tali espressioni risultano chiare, perché, evitando i punti di vista consueti, offrono possibilità d’espressione agli interessi degli umili.
   Di nuovo, con impegno e rispetto, grazie!

   Sancho Panza

   Aprile 20, 2021 at 3:33 pm 3 anni ago

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