NONA PUNTATA – INESSA ARMAND UNA DEI NOSTRI! Romanzo biografico in 14 puntate

NONA PUNTATA

INESSA ARMAND UNA DEI NOSTRI!
UN GRANDE ESEMPIO
Romanzo biografico in 14 puntate

Di fronte alla guerra i partiti socialisti europei assunsero posizioni divergenti e si aprirono spaccature al loro stesso interno. Alcuni – i « socialpatrioti » – appoggiarono la guerra condotta dal governo del proprio paese, altri – i « difensisti » – la giustificavano appellandosi alla necessità della « difesa della patria », altri ancora, come gli italiani, pur condannando la guerra, tennero in maggioranza un atteggiamento di stretta neutralità, e infine i bolscevichi e Karl Liebknecht sostenevano il « disfattismo rivoluzionario », l’attivo boicottaggio della guerra.

Inessa Armand partecipò a Berna, dal 26 al 28 marzo, alla Conferenza socialista internazionale delle donne convocata da Clara Zetkin, presentando una mozione, preparata da Lenin, che incitava a preparare la guerra civile. La mozione fu respinta a maggioranza, come quella da lei presentata in aprile alla Conferenza della gioventù socialista.

Il 5 settembre partecipò come osservatrice alla Conferenza di Zimmerwald. La risoluzione finale di compromesso, approvata all’unanimità dai 38 delegati, denunciò la guerra imperialista e i suoi sostenitori socialpatrioti, propugnando una pace senza annessioni né indennità.

Il progetto della sinistra prevedeva invece che i socialisti rifiutassero i crediti di guerra, lasciassero, ove presenti, i ministeri governativi, denunciassero dalla tribuna del parlamento e nella stampa il carattere capitalistico e antisocialista della guerra in corso, e organizzassero manifestazioni e scioperi.

Alla fine di gennaio 1916 Inessa Armand era a Parigi, per propagandare la mozione della sinistra di Zimmerwald tra i giovani socialisti e gli operai della CGT, e il 3 aprile incitò in una riunione al disfattismo nell’esercito.

Poi, evitando l’arresto, ritornò in Svizzera per essere presente a Kienthal, dove il 24 aprile si ritrovarono 43 delegati socialisti per una nuova conferenza internazionale contro la guerra.
Ancora una volta ci fu la condanna della guerra imperialista, ma anche, contro i bolscevichi, il rifiuto di rompere con socialpatrioti e difensisti in nome dell’unità del movimento socialista.

Il 15 marzo 1917 giunsero in Europa le prime notizie sulla rivoluzione vittoriosa avvenuta in Russia….

LA STORIA PROSEGUIRÀ NELLA PROSSIMA PUNTATA DOMANI

2 Comments

  1. Io penso che oggi con il tipo di società’ che stanno costruendo con il beneplacito di quasi tutta la cittadinanza sia diventato indispensabile creare una nuova visione delle prerogative sociali ed economiche legate ai diritti e doveri dei cittadini e della politica prima che ci ritroviamo imbalsamati e messi in un friser di ultima generazione! Grazie, Roberta Trice

    Roberta
    1. Cara Roberta,
      grazie a te, uniti per non finire nel frizer! Noi siamo per le temperature mediterranee dove coltivare una critica radicale e creativa alle ingiustizie del mondo e alle ingiustizie che aggrediscono distruttivamente questo mondo che abitiamo con pochissimo senso del futuro, nel dissennato no future.
      Lottiamo perché il futuro contrasti l’asservimento del presente al grande capitale e una penosa miseria della maggioranza dell’umanità.
      L’interrogativo che proponiamo è:
      Quali diritti e quali doveri?
      Il grande diritto irrinunciabile è quello della giustizia sociale.
      Una società di lavoratori salariati, masse di precari, disoccupati, pensionati con pensioni da fame, studenti poveri, capace di giudicare, reagire, mobilitarsi per lottare contro un sistema, una società in cui 26 miliardari posseggono la ricchezza di 3,8 miliardi di persone sulla Terra.
      Questo l’ambizioso progetto, questo il sogno per noi necessario.
      Se permetti un abbraccio.

      Controcultura: Spazio aperto Be.Brecht

Rispondi a Controcultura: Spazio aperto Be.Brecht Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *