CONTRO LA GUERRA TUTTI UNITI IN BASSO. GUERRA ALLA GUERRA.

In questi giorni il governo Draghi sta per stanziare un aumento per le spese militari di 13 MILIARDI all’anno, come richiesto dalla NATO.

Questi 13 miliardi sono un bombardamento sulle condizioni di vita e di lavoro dei disoccupati, dei lavoratri, dei pensionati poveri, dei bambini e delle donne italiane: ci sono scuole e ospedali che cadono a pezzi, prontosoccorsi che chiudono, salari e pensioni falcidiate dall’aumento dei prezzi.

Cittadine e cittadini, lavoratori e lavoratrici, o reagiamo energicamente, uniti su vasta scala e compatti, o i ricchi ci fottono, faranno un massacro sociale, dove quelli che stanno in basso, (piccoli stipendi, posti insicuri, ricatti) andranno all’inferno.

Parlatene con quelli che conoscete, colleghi, amici, conoscenti, familiari, nei posti di lavoro, nei posti di ritrovo, nei circoli, nei bar, nei quartieri, nelle case, nelle strade, nelle piazze.

Per un dibattito aspettiamo i vostri interventi sul blog, perché ne rimane più certa memoria che qui su Facebook. (I proprietari del social network dopo un certo periodo possono cancellare le pubblicazioni, cosa che ci è già capitata).
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