CHE FARE? ANDIAMO AVANTI, RICOMINCIAMO

Rifiutiamo una concezione del passato come un continente chiuso e un processo definitivamente compiuto, che significa semplicemente l’accumulazione di materia inerte pronta per essere ordinata cronologicamente, archiviata e depositata in qualche museo. Che merda.

Si tratta di una forma di empatia con i vincitori basata sull’ignavia del cuore, cioè una pochezza e un’inerzia morale che determina una meschina rassegnazione, un’incapacità ad agire con impegno, e in particolare di compiere scelte e di prendere decisioni coraggiose contro ogni viltà, servilismo, infingardaggine.

Salvare la storia non significa tornare indietro e ripeterla; significa piuttosto decidere di lottare per cambiare il presente, affermare la giustizia sociale e ambientale, dignità mai barattabile, un futuro degno per tutte e tutti quelli che stanno in basso.

Gli oppressi diventino vendicatori, continuino fino a quando c’è oppressione una ribelle opera di liberazione, non priva di orgoglio, in nome di generazioni di sconfitti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *