IL DEBITO È UN FORTISSIMO STRUMENTO DI CONTROLLO SOCIALE E POLITICO CONTRO I LAVORATORI

Il debito è un fortissimo strumento di controllo sociale e politico.

Non a caso fu inventato tra gli anni Sessanta e Settanta per vanificare i processi d’indipendenza coloniale. In quel periodo il “guinzaglio” del debito non fu agganciato al collo dei Paesi del blocco occidentale perché, se ricattati dal debito, sarebbero stati tentati di passare ai sovietici. È per questa ragione per cui durante la guerra fredda a Paesi come il nostro fu permesso di contrarre qualunque debito: fummo “sguinzagliati” dal debito. Ma dopo il crollo dell’Unione Sovietica la musica è cambiata.

In questi ultimi 30 anni lo Stato italiano è sempre stato in attivo primario, cioè è sempre stato positivo il saldo tra le entrate e le uscite senza tener contro degli interessi pagati ai creditori (il capitale finanziario euroatlantico). Per 30 anni lo Stato italiano ha preso dai cittadini più di quello che ha dato loro.

Nonostante tutto questo il debito pubblico ha continuato ad aumentare perché gli interessi pagati al capitale finanziario crescevano.
Nel 2450 non si potrà costruire un ospedale, una scuola, finanziare una ricerca, migliorare un sistema fognario, perché i pronipoti dei nostri pronipoti dovranno ancora “servire il debito”.
Perché quel debito non verrà mai ripagato. È una specie di Spada di Damocle sopra le nostre teste.

Siamo quindi liberi, ma liberi di cosa?

Ci parlano di libera concorrenza, ma il risultato finale di questa concorrenza è che abbiamo solo monopoli: abbiamo il monopolio Google, abbiamo il monopolio Amazon, abbiamo il monopolio Facebook….

Aux armes, citoyens! Formons nos bataillons!

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