Viva l’occupazione dell’aula Kessler dell’Università di Sociologia di Trento a fianco del popolo palestinese!

Pieno appoggio militante alle studentesse e agli studenti che hanno occupato con coraggio l’aula Kessler dell’Università di Sociologia di Trento in solidarietà al popolo palestinese.

Ricordiamo fra le altre cose le collaborazioni tra l’Università di Trento, l’Esercito italiano e aziende del comparto tecnologico-bellico come Leonardo-Finmeccanica.

Viva le occupazioni delle università italiane a fianco del popolo palestinese!

Senza se e senza ma, insieme, a fianco del popolo palestinese. Giustizia sociale, ambientale e autodeterminazione per il popolo palestinese e per tutte e tutti gli oppressi.

Seguendo il suggerimento di un nostro interlocutore abbiamo aperto un canale Telegram! Per dialogare e criticare le nostre proposte di critica alla cultura dominante vi invitiamo a iscrivervi: https://t.me/ControculturaSpazioapertoBBrecht

One Comment

  1. La resistenza del popolo palestinese non è terrorismo. Il popolo palestinese da 75 anni è coinvolto in una lotta di liberazione: è una lotta contro il colonialismo. La decolonizzazione non è un processo asettico, chirurgico, un pranzo di gala. E più a lungo durano il colonialismo e l’oppressione, più è probabile che si verifichino scoppi violenti e per molti aspetti disperati. È importante ricordare alla gente la storia. Se si perde la storia si perde la bussola morale. Il mondo accademico l’ha persa da tempo. Non solo con le collaborazioni tra l’Università di Trento e l’Esercito italiano e aziende del comparto tecnologico-bellico come Leonardo-Finmeccanica, con cui si scambia continuamente personale e dirigenti, ma an-che contribuendo massicciamente alla costruzione della propaganda dominante fatta di immagini false della lotta palestinese e di strategie di presa di un evento per iniziare a parlarne come se non ci fosse una storia. Strategie furbe, consapevoli e utili a schierarsi con il più forte, con l’oppressore miliardario di turno. Lo sanno gli studenti universitari di Trento che da lunedì hanno occupato l’Università, con coraggio, sfidando l’autorità dei dirigenti dell’Università di Trento che qualche settimana fa hanno fatto rimuovere uno striscione solidale con chi sta subendo un genocidio. Lorsignori si innervosiscono se qualcuno gli ricorda che chi vuole vedere una Palestina pacifica dovrà parlare prima di tutto di una Palestina libera.

    Tiziana gatto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *