TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI! UN ESEMPIO DA RACCONTARE

Istituto comprensivo di Catanzaro, Febbraio 2011
TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI!
UN ESEMPIO DA RACCONTARE
Febbraio 2011, Istituto comprensivo di Catanzaro.
Tempo di gite scolastiche.
In una classe di tredicenni c’è anche un ragazzino down che, secondo la Dirigente, “ha una scarsa capacità ad apprendere a causa della sua infermità genetica”, cosa che, presentandosi nella
classe, comunica direttamente ai ragazzi. Adducendo questa motivazione la direttrice, interpretando il grande modello di cui è custode, agisce da amministratore delegato dell’azienda scuola e chiarisce ai ragazzi i valori aziendali chiedendo loro di dire una bugia al compagno per nascondergli che sarebbero andati in gita, in modo da poterlo lasciare a casa. “E’ una gita di formazione, tanto lui che capisce..”. Ma uno di loro dice no e risponde alla preside: “Se lui non può andare in gita, allora non ci vado nemmeno io”. Tutti, uno dopo l’altro, i ragazzi dichiarano di voler rinunciare alla gita, pur di non sentirsi soli senza il loro compagno.

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