PER UNA CONTAGIOSA REAZIONE POPOLARE CONTRO LA SEDUCENTE PROPAGANDA DI GUERRA DEGLI IMPERIALISMI

PER UNA CONTAGIOSA REAZIONE POPOLARE CONTRO LA SEDUCENTE PROPAGANDA DI GUERRA DEGLI IMPERIALISMI

PUNTATA 1

È necessario smascherare con verità storico-politiche il fitto velo delle mistificazioni e della propaganda di guerra scatenata dai due imperialismi in rotta di collisione: gli euro-statunitensi (la Nato) e la Federazione russa.

Nel 2014, al termine di negoziati cominciati alla fine degli anni 2000, viene firmato un accordo politico ed economico tra l’Unione Europea e l’Ucraina.

ACHTUNG!!!! Quest’accordo ha un ruolo cruciale per capire l’origine del conflitto tra la Russia e l’Ucraina.

Da una quindicina d’anni Bruxelles (L’Unione Europea) promuove la delocalizzazione di prossimità verso l’Ucraina, un grande paese posto sulla sua frontiera e provvisto di mano d’opera qualificata e a basso costo. (Una forma di friend-shoring, la delocalizzazione su base di accordi “amichevoli”)

Nel 2013 il governo ucraino guidato dal presidente Yanukovic stava negoziando l’accordo fra Ucraina e Unione europea e puntava ad agganciare l’Occidente per riequilibrare la dipendenza dalla Russia senza però indispettire quest’ultima né tantomeno interrompere i rapporti.
Fatica sprecata dal momento che Mosca si è opposta vigorosamente e a fine 2013, quando le due parti si accingevano a firmare il testo dell’accordo, il presidente ucraino Viktor Yanukovic ha rinunciato su pressione di Mosca. Mosca premeva sull’adesione dell’Ucraina alla propria Unione doganale con i paesi dell’Asia centrale, la Comunità economica eurasiatica.

Questo rifiuto del governo Yanukovic di firmare l’accordo con l’Unione europea ha scatenato le proteste di piazza Maidan, poi, alcune settimane dopo, ha provocato la caduta del governo attraverso un golpe che lo ha sostituito nel febbraio 2014 con una squadra filo-europea la quale ha infine firmato l’accordo.
Sono seguite l’annessione della Crimea da parte della Russia (febbraio-marzo), la proclamazione delle Repubbliche popolari di Doneck e Lugansk (aprile-maggio) e l’inizio di una guerra civile fra queste Repubbliche e lo Stato ucraino che ha provocato 14.000 morti e circa 2 milioni di sfollati (la maggior parte delle vittime civili si è avuta nelle regioni indipendentiste del Donbass).

Il documento siglato nel giugno 2014 dal nuovo presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha una sua specificità: inserisce l’Ucraina in una politica di influenza Europea voluta fortemente dalla Polonia, per potenziare la cooperazione con i paesi dell’ex-blocco sovietico e ancorarli più saldamente al mondo occidentale: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina.
L’accordo di associazione tra Ucraina e UE entra in vigore il primo settembre 2017.

Volendo far luce sulle migliaia di pagine di questo guazzabuglio, emerge quello che potrebbe essere definito un trattato di annessione volontaria.
“Questi accordi di associazione riflettono in qualche modo uno spirito coloniale”, aveva riconosciuto nel 2013 un diplomatico occidentale di stanza a Kiev.

Siamo chiaramente di fronte a uno scontro fra due imperialismi per accaparrarsi un ghiotto mercato di mano d’opera a basso costo e di materie prime fondamentali (l’Ucraina) , al prezzo della carneficina del popolo ucraino e al macello sociale dei popoli europei e russo (disoccupazione, salari falcidiati dall’inflazione, prezzi dell’energia alle stelle, aggressione allo stato sociale per finanziare la guerra).

Nella prossima puntata vedremo assieme alcuni passaggi del accordo che chiariscono in maniera dettagliata la nostra analisi.

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