Solidarietà al popolo palestinese

Venerdì scorso in tutta Italia studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori, pensionati e disoccupati sono scesi in piazza per portare la propria solidarietà concreta al popolo palestinese in occasione dello sciopero generale nazionale che i sindacati di base hanno indetto accogliendo l’appello dei Giovani palestinesi.

A Genova è stato bloccato l’accesso al porto.

A Trento abbiamo bloccato l’accesso al Rettorato per denunciare la complicità del Rettore con l’azienda di Stato Leonardo, i cui cannoni sono montati sulle Corvette della Marina militare israeliana che partecipano ai bombardamenti sulla Striscia di Gaza.

Ragazze e ragazzi delle scuole superiori, che manifestavano pacificamente a Pisa, sono stati aggrediti con vile violenza dalla polizia. Scene da infame dittatura sudamericana.

Aggressioni sono avvenute anche a Firenze e Catania.

È una vergogna che istituzioni della Repubblica nata dalla lotta contro il nazifascismo, pagate con le tasse di noi cittadini e con il compito di servire e tutelare noi cittadini, aggrediscano con feroce sadismo ragazzine e ragazzini inermi.

Vergogna per quelli che l’hanno fatto e per le gerarchie che l’hanno ordinato.

Vergogna per chiunque non levi la sua voce contro questa infamia.

A Pisa la sera stessa del giorno in cui sono avvenute le violente cariche della polizia sono scese in piazza migliaia di persone in solidarietà con le studentesse e gli studenti aggrediti. Noi siamo con loro.

A Milano ieri hanno manifestato più di 50.000 persone contro il genocidio del popolo palestinese. Così tante persone in piazza, giovani e anziani assieme, non si vedevano da anni.

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L’Italia della Resistenza al nazifascismo è viva!

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È viva e manifesta nelle piazze e nei luoghi di lavoro contro il genocidio dei popoli oppressi, per la libertà di manifestazione e di fraternizzazione fra tutti quelli che stanno in basso, a qualsiasi nazionalità appartengano. Questo è sempre più indispensabile e urgente proprio in questo momento in cui i venti di guerra si fanno sempre più evidenti e incalzanti.”

Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo”

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